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IGUDESMANN & JOO
BIG NIGHTMARE MUSIC
PER LA PRIMA VOLTA AL TEATRO FILARMONICO DI VERONA

VENERDÌ 3 MAGGIO 2019 ore 20.00
SABATO 4 MAGGIO 2019 ore 17.00
Il quinto appuntamento della Stagione Sinfonica di Fondazione Arena al Teatro Filarmonico vede esibirsi, a fianco e con la complicità dell’Orchestra areniana, il duo musicale Igudesman & Joo nello spettacolo Big Nightmare Music, un show all’insegna del divertimento più acceso che unisce con grande intelligenza musica classica e cultura popolare. Lo spettacolo offre un programma imprevedibile, creativo e di grande virtuosismo, che stravolge irrimediabilmente i confini tra il classico e il pop.
Igudesman & Joo è il duo composto dal pianista anglo coreano Hyung-ki Joo e dal violinista russo Aleksej Igudesman; oltre 35 milioni di visualizzazioni su Youtube hanno trasformato la comicità del duo, non priva di una certa dose di follia, in uno spettacolo internazionale. I due musicisti si sono conosciuti all’età di 12 anni in Inghilterra, presso la Yehudi Menuhin School che entrambi frequentavano, e da allora hanno iniziato a comporre musica insieme dando vita ad un incredibile sodalizio artistico e ad un’amicizia personale. Nel 2004, seguendo le orme di stelle luminose come Victor Borge e Dudley Moore, hanno creato A Little Nightmare Music, il loro primo spettacolo innovativo e alternativo. Da allora si sono esibiti in tutto il mondo con le maggiori orchestre sinfoniche e hanno suonato in alcuni dei più grandi palcoscenici. Sono stati definiti dal prestigioso riconoscimento “Best in Classical Music” del “Los Angeles Times” come “la ragione migliore per ridere in tempi di crisi”. Le performance di Igudesman & Joo sono capolavori di comicità eclettica e raffinata.
Il loro show di successo Big Nightmare Music contiene riferimenti a “Riverdance” accanto a mosse da samurai in cui la coppia non fa discriminazioni fra i generi musicali o i tipi di commedia. Joo suona Beethoven come mosse di Karate, “Ticket to Ride” dei Beatles viene rivista in chiave di operetta e “I will Survive” di G. Gaynor è quasi stravolta. Il pubblico si sbellica dal ridere quando la mano destra di Joo sembra essere amputata dal coperchio del piano, per essere poi rapito e ammaliato nel vederlo suonare il “Notturno” di Skrjabin con la sola mano sinistra. Igudesman dimostra invece che quando il suo archetto non viene risucchiato da un aspirapolvere è in grado di esibirsi agilmente in difficili brani.
Il duo debutta al Teatro Filarmonico con il suo stile divertente e trasgressivo oltre ogni regola per entusiasmare il pubblico veronese che vedrà Mozart, Rachmaninov e Strauss  proposti in chiave dissacrante e comica. Le esibizioni di Igudesman & Joo non risparmieranno neppure il grande compositore contemporaneo Ennio Morricone, sempre però con una lettura colta e surreale.
Oltre a questi spettacoli che li hanno resi celebri in tutto il mondo grazie alla loro complice comicità, i due hanno saputo portare avanti parallelamente carriere molto impegnate al di fuori delle loro performances più conosciute. Igudesman compone pezzi classici anche per film, tra cui parti della colonna sonora candidata all’oscar di entrambi gli episodi di “Sherlock Holmes”, dove era anche solista. Ha scritto una serie di duetti per violino e più di 300 composizioni, eseguite da solisti di fama internazionale, ensemble e orchestre. Joo è stato scelto da Billy Joel per arrangiare e registrare i suoi CD di composizioni classiche e come solista ha suonato con alcune delle orchestre più importanti del mondo.
I due musicisti sono inoltre impegnati a fianco di attori del calibro di John Malkovich e Roger Moore a sostegno di numerosi progetti dell’UNICEF; una tra le più celebri iniziative è stata l’esibizione alla Konzerthaus di Vienna, con l’aiuto di 100 violinisti provenienti da tutto il mondo, dove Igudesman & Joo hanno stabilito il record mondiale come maggior numero di “violinisti danzanti” mai esibiti insieme su un palcoscenico.

Il Concerto prosegue l’iniziativa Ritorno a Teatro riservata al mondo della Scuola nell’ambito del progetto Arena Young: venerdì 3 maggio alle ore 20.00 gli studenti delle classi elementari, medie e superiori, i loro familiari, gli insegnanti, i dirigenti scolastici e il personale ATA potranno assistere allo spettacolo al prezzo speciale di € 4,00 (studenti) e € 8,00 (adulti accompagnatori).
Alle ore 19.00 precede il concerto un Preludio nella prestigiosa Sala Maffeiana, momento di introduzione al linguaggio musicale seguito da un aperitivo nel Bar del Teatro.
Per informazioni e prenotazioni: Ufficio Formazione della Fondazione Arena di Verona
tel. (+39) 045 8051933 – fax (+39) 045 590638 – scuola@arenadiverona.it

Informazioni
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Biglietti Concerti
Prezzi da € 10,00 a € 24,00
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Orari
da lunedì a venerdì                        10:15-16:45
sabato                                                 09:15-12:45
Biglietteria Teatro Filarmonico
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Apertura due ore prima dello spettacolo

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ALEKSEY IGUDESMAN
Violino

Aleksey Igudesman è nato a Leningrado quando era molto piccolo. Non ha vinto nessuna gara musicale, soprattutto perché non ha mai pensato di gareggiare. Durante gli anni di formazione alla prestigiosa Yehudi Menuhin School, Aleksey legge le opere complete di Bernard Shaw, Oscar Wilde e Anton Chekhov, cosa che non migliora la sua capacità di suonare il violino, ma lo fa sentire stupidamente superiore ai suoi colleghi, meno intellettualmente dotati ma molto più disciplinati. Dopo aver studiato con Boris Kuschnir al Conservatorio di Vienna e aver sentito dire tante volte da tante persone che erano tanto preoccupati per il suo futuro, Aleksey inizia una carriera di successo come violinista, compositore, arrangiatore, registrando diversi CD e lavorando a Hollywood con il premio Oscar Hans Zimmer.
Aleksey Igudesman scrive un sacco di musica. Spesso va a letto scrivendo e si alza scrivendo. A volte però si sente un po’ insicuro riguardo alla sua musica. A dire il vero, il suo psicologo gli dice che è insicuro su un sacco di cose. Ma Aleksey non ne è poi così sicuro.
Suona con un arco creato dal liutaio Benoit Roland di Boston su un violino Santo Seraphin del 1717, per gentile concessione della ERSTE BANK.

Debutta al Teatro Filarmonico di Verona in occasione del sesto appuntamento della Stagione Sinfonica 2019.

HYUNG-KI JOO
Pianoforte

Hyung-ki Joo è nato. È britannico ma sembra coreano, o il contrario, o entrambe le cose.
Lascia intuire per la prima volta il suo talento per la commedia mentre gli cambiano il pannolino, e il suo amore per la musica poco dopo, quando i genitori lo trovano in un negozio di dischi dove ascolta per ore qualsiasi cosa, da Mozart ai Bee Gees.
Studia alla scuola Yehudi Menuhin, dove si ritrova tra genietti e bambini prodigio, convinto che prima o poi lo possano cacciare a pedate. In realtà non viene cacciato fuori a calci, ma preso a calci in giro per la scuola da insegnanti e compagni di studi, incluso Aleksey Igudesman. Dopo questa dolorosa esperienza, Joo inventa un nuovo modo di suonare il piano noto come il “Piano Karate” .
Hyung-Ki ha piccole mani (ma solo le mani sono piccole), e trova quindi difficile eseguire alcune parti del repertorio pianistico. Malgrado questo piccolo ostacolo, suona felicemente musica da camera, recital, concerti con orchestra, le sue composizioni, e qualsiasi altra cosa che abbia una parte per pianoforte. Oltre a suonare, comporre, ridere e lavarsi i denti a pazza velocità, la passione per l’insegnamento lo porta a sviluppare dei personalissimi seminari dallo stile unico.

Debutta al Teatro Filarmonico di Verona in occasione del sesto appuntamento della Stagione Sinfonica 2019.

 

 

 

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