“La gentilezza sia tra gli obiettivi dell’Agenda 2030”:la richiesta del Movimento mondiale della gentilezza all’ONU Tra le richieste, anche quella di inserire la gentilezza nei BES e quella di istituzionalizzare la giornata mondiale del 13 novembre Scarica foto – da sx Oke, McCray, ReIntrodurre la gentilezza tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e inserirla come tredicesima dimensione dei BES, gli indicatori del Benessere Equo e Sostenibile italiani. Questa la richiesta che i rappresentanti del Movimento mondiale della Gentilezza hanno redatto in un documento programmatico destinato al Governo italiano, al Parlamento europeo e all’ONU, a conclusione dell’Assemblea mondiale per la Gentilezza. L’evento, che si è svolto a Palermo e si è concluso ieri, ha visto rappresentanti e ispiratori di tutto il mondo – dall’India agli USA, dalla Nigeria al Canada – confrontarsi sul tema della gentilezza per dimostrare e chiedere che sia riconosciuta come strumento di utilità sociale. Le istituzioni riconoscano la gentilezza. “Il documento diretto al governo italiano, al parlamento europeo e all’ONU è l’obiettivo naturale di questa assemblea mondiale – spiega la presidente italiana Natalia Re – Negli anni abbiamo lavorato affinché la gentilezza fosse considerata molto di più che un gesto e oggi siamo a un punto di svolta perché la percezione che si ha della gentilezza sta effettivamente cambiando. Occorre allora che tutta la società si alleni alla gentilezza, che la integri nelle proprie mansioni e che la utilizzi: per questo chiediamo in primis che siano proprio le istituzioni a riconoscerla come utile ed essenziale”. ONU istituzionalizzi la Giornata mondiale della gentilezza. Non solo. Nel documento alle tre istituzioni anche la richiesta di rendere ufficiale la Giornata mondiale della gentilezza, che è stata introdotta nel 1998 dal World Kindness Movement ma che è ancora soltanto una consuetudine. “Ufficializzare la giornata mondiale della gentilezza è un altro punto fondamentale che chiediamo all’ONU – spiega Natalia Re – Una giornata mondiale serve a sensibilizzare la società tutta, dai governi alle comunità, accendendo un faro sull’argomento. Da qui la nostra richiesta: abbiamo bisogno che la gentilezza sia istituzionalizzata”. |