SAVE THE DATE |
Presentazione del «Gattopardo a guardia del muro» di Bernardina Rago |
Giovedì 21 novembre, ore 18.00 Librerie.coop Zanichelli, Piazza Galvani 1/h, Bologna |
Incontro con Bernardina Rago per la presentazione del libro “Il Gattopardo a guardia del muro” (Feltrinelli) Dialoga con l’autrice Chiara Pizzimenti, giornalista scrive per VanityFair |
“Il Gattopardo nella DDR iniziò con un colpo di fulmine e presto diventò un chiodo fisso” |
La storia appassionante della diffusione del Gattopardo di Tomasi di Lampedusa nella Germania della DDR, che da romanzo considerato eretico dalla sinistra ortodossa diventò simbolo del nuovo corso socialista.È il 1960: le due Germanie sono già da tempo divise e il regime socialista della DDR, per cui l’Occidente rappresenta un’enorme minaccia, si appresta a costruire il Muro di Berlino. In questo clima di rigidità politica e culturale, in cui ogni azione, scelta e comportamento viene analizzato per verificarne la coerenza con l’ortodossia socialista, un libro arriva come un alieno e varca la cortina di ferro che sta per calare definitivamente sulla DDR. È il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, romanzo della decadenza di una famiglia aristocratica, già oggetto di una ricezione controversa in Italia, dove non gli sono stati risparmiati attacchi violenti dagli intellettuali della sinistra più ortodossa. Ma, contro ogni pronostico, il romanzo supera la rigida prassi che guida le scelte editoriali della Germania est, giungendo addirittura a presentarsi come simbolo del nuovo corso socialista. Artefice e primo motore di questa pubblicazione irrituale è Alfred Kurella, capo della Commissione Cultura e braccio destro di Walter Ulbricht, capo di Stato della Repubblica Democratica Tedesca. Muovendosi tra le insidie incrociate delle procedure e dei sospetti di eresia ideologica, fra argomentazioni fantasiose, critiche internazionali e infiniti imprevisti burocratici, Kurella si fa paladino di un libro che per lui è un vero colpo di fulmine. Fra materiale d’archivio, testimonianze dirette e documenti finora mai tradotti, prende vita un’avvincente ricostruzione storica che si legge come un’indagine poliziesca. Un prezioso tassello nella storia di uno dei più grandi capolavori della letteratura italiana del Novecento. |
Bernardina Rago (1957), laureata in Lingue e Letterature Straniere e in Lettere Moderne a Bari, è stata docente di Tedesco in Italia e poi Lettrice ministeriale alle università di Bonn e Düsseldorf. Ha conseguito il Dottorato presso l’Istituto di Romanistica dell’Università di Potsdam. Ha prodotto vari studi sulla ricezione della letteratura italiana nella DDR. |
SAVE THE DATE |
Presentazione del «Gattopardo a guardia del muro» di Bernardina Rago |
Giovedì 21 novembre, ore 18.00 Librerie.coop Zanichelli, Piazza Galvani 1/h, Bologna |
Incontro con Bernardina Rago per la presentazione del libro “Il Gattopardo a guardia del muro” (Feltrinelli) Dialoga con l’autrice Chiara Pizzimenti, giornalista scrive per VanityFair |
“Il Gattopardo nella DDR iniziò con un colpo di fulmine e presto diventò un chiodo fisso” |
La storia appassionante della diffusione del Gattopardo di Tomasi di Lampedusa nella Germania della DDR, che da romanzo considerato eretico dalla sinistra ortodossa diventò simbolo del nuovo corso socialista.È il 1960: le due Germanie sono già da tempo divise e il regime socialista della DDR, per cui l’Occidente rappresenta un’enorme minaccia, si appresta a costruire il Muro di Berlino. In questo clima di rigidità politica e culturale, in cui ogni azione, scelta e comportamento viene analizzato per verificarne la coerenza con l’ortodossia socialista, un libro arriva come un alieno e varca la cortina di ferro che sta per calare definitivamente sulla DDR. È il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, romanzo della decadenza di una famiglia aristocratica, già oggetto di una ricezione controversa in Italia, dove non gli sono stati risparmiati attacchi violenti dagli intellettuali della sinistra più ortodossa. Ma, contro ogni pronostico, il romanzo supera la rigida prassi che guida le scelte editoriali della Germania est, giungendo addirittura a presentarsi come simbolo del nuovo corso socialista. Artefice e primo motore di questa pubblicazione irrituale è Alfred Kurella, capo della Commissione Cultura e braccio destro di Walter Ulbricht, capo di Stato della Repubblica Democratica Tedesca. Muovendosi tra le insidie incrociate delle procedure e dei sospetti di eresia ideologica, fra argomentazioni fantasiose, critiche internazionali e infiniti imprevisti burocratici, Kurella si fa paladino di un libro che per lui è un vero colpo di fulmine. Fra materiale d’archivio, testimonianze dirette e documenti finora mai tradotti, prende vita un’avvincente ricostruzione storica che si legge come un’indagine poliziesca. Un prezioso tassello nella storia di uno dei più grandi capolavori della letteratura italiana del Novecento. |
Bernardina Rago (1957), laureata in Lingue e Letterature Straniere e in Lettere Moderne a Bari, è stata docente di Tedesco in Italia e poi Lettrice ministeriale alle università di Bonn e Düsseldorf. Ha conseguito il Dottorato presso l’Istituto di Romanistica dell’Università di Potsdam. Ha prodotto vari studi sulla ricezione della letteratura italiana nella DDR. |