PRATICHE EDUCATIVE IN UN LUOGO DI TRASFORMAZIONE CULTURALE: UN ANNO DI OPEN, SPAZIO APERTO DI DIVERSITÀ

PRATICHE EDUCATIVE IN UN LUOGO DI TRASFORMAZIONE CULTURALE: 

UN ANNO DI OPEN, SPAZIO APERTO DI DIVERSITÀ

Un luogo di apprendimento, condivisione, impegno civico e cittadinanza volto alla piena partecipazione su base di uguaglianza e pari opportunità per persone con e senza disabilità, che in 365 giorni ha visto 3000 persone viverlo a pieno. Uno spazio che favorisce l’incontro e la partecipazione: ed è qui che nel 2025 nascerà “Prima Persona Plurale”, il primo festival dedicato alla Vita Indipendente organizzato da Fondazione Time2

Foto attività dello spazio Open

Torino, 25 novembre 2024 – Open, lo spazio aperto di diversità che Fondazione Time2 ha creato a Torino, compie un anno. Un hub di protagonismo giovanile, incentrato sulla ricerca e lo sviluppo di pratiche educative e di cittadinanza, orientate al riconoscimento del diritto alla piena partecipazione delle persone con disabilità alla società su basi di uguaglianza e pari opportunità, che in questi 365 giorni ha ospitato quasi 3000 persone, fornendo 20 laboratori, 494 ore di formazione e oltre 20 eventi.

Lo spazio di Open, grazie ai laboratori proposti, agli eventi organizzati e alla disponibilità di spazi liberi e fruibili come l’aula studio, le zone di svago interne ed esterne e la caffetteria, si è distinto in questo anno come punto di riferimento per le persone giovani del quartiere, del territorio cittadino e metropolitano. Un luogo di apprendimento, condivisione, impegno civico e cittadinanza, – reso accessibile grazie alla consulenza e collaborazione dell’architetta Piera Nobili, presidente del Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità e dell’Unione Ciechi di Torino – dove chiunque può essere protagonista della propria vita, delle iniziative proposte e realizzate e in cui prendono vita progetti educativi e aggregativi, attività di sensibilizzazione e trasformazione culturale, iniziative di partecipazione attiva individuale e di gruppo, così come di facilitazione per progetti di vita personalizzati e partecipati. 

Dopo Casa Mistral, il primo spazio di comunità gestito da Fondazione Time2 a Oulx, attivo dal 2022, l’apertura di Open a Torino nel 2023 ha contribuito alla crescita delle attività della Fondazione dando concretezza alla propria mission e ampliando il numero delle persone coinvolte di quasi il 50% rispetto all’anno precedente. Un movimento che segna il passo verso una società giusta e accessibile che, grazie a questi luoghi aperti alla fruizione e partecipazione di chiunque, può realmente connettere più persone.

Sono state quasi 1300 le persone che hanno preso parte alle attività laboratoriali organizzate da Open nel corso di questo anno, e circa 1500 quelle che hanno preso parte agli eventi: la grande partecipazione delle persone nei luoghi di Open in questo anno di attività ha dimostrato come la disponibilità di uno spazio dove nutrire ogni giorno l’idea e la pratica di una società fatta di diversità possa agevolare la condivisione, la socializzazione e la sperimentazione delle persone in un’ottica di protagonismo, autodeterminazione e valorizzazione delle proprie unicità. 

“Open si propone come luogo di trasformazione culturale, per poter proseguire in questo percorso è fondamentale creare una rete d’intervento che veda l’azione di enti pubblici, Enti del Terzo Settore, aziende e della società tutta per un percorso che porti alla piena partecipazione su base di uguaglianza e pari opportunità.” ha detto Manuela Lavazza, fondatrice e Presidente di Fondazione Time2.

“Abbiamo immaginato e progettato Open, spazio aperto di diversità, come un luogo di protagonismo giovanile che contribuisca a costruire possibilità di piena cittadinanza per giovani con e senza disabilità. Cittadinanza, che è possibilità di attraversare liberamente gli spazi pubblici, accedere al lavoro, scegliere dove e con chi vivere. Perché senza cittadinanza, non esiste una vera età adulta.” ha detto Antonella Lavazza, fondatrice e Vicepresidente di Fondazione Time2.

“Il modello di spazio civico che Open rappresenta è progettato con i criteri della progettazione universale. Facendo riferimento al secondo articolo della Convenzione Onu, abbiamo previsto che la fruizione degli spazi e delle attività sarebbe avvenuta da parte di cittadini con caratteristiche molteplici, quindi con o senza disabilità. È così che dovrebbe essere pensato ogni spazio urbano e ogni attività aggregativa: con la progettazione di prodotti, strutture, programmi e servizi utilizzabili da tutte le persone, nella misura più estesa possibile, senza il bisogno di adattamenti o di progettazioni specializzate a valle. Dopo un anno di esperienza di Open, che è stato in un certo senso l’anno zero, e osservandone i risultati crediamo possa essere un modello per mettere in discussione l’abitudine a pensare che per le persone con disabilità ci sia bisogno di luoghi separati. È noto, infatti, che i luoghi separati e organizzati intorno a una sola caratteristica rischiano di ridurre in modo decisivo le opportunità di sviluppo della personalità e della cittadinanza delle persone” ha dichiarato il Segretario Generale Samuele Pigoni.

Un anno di attività di Open

Punto di riferimento per i giovani torinesi tra i 15 e i 29 anni con e senza disabilità, la programmazione di Open nel corso di questo anno ha proposto attività sempre diverse, dagli eventi ai laboratori, fino ai corsi di formazione.

Sono stati organizzati e sono ancora attivi laboratori di fotografia, illustrazione, doppiaggio, teatro e podcasting. Ma anche di cinema, alla settima arte è stato inoltre dedicato nel corso del 2024 un CineClub.

La vivibilità degli spazi accessibili, come la sala studio e la caffetteria, hanno favorito l’incontro e la partecipazione. Mentre la proposta di percorsi educativi, con circa 500 ore di formazione, ha creato empowerment e dato il via a percorsi di emancipazione personale. L’organizzazione di eventi come presentazioni, workshop, talk e concerti ha creato veri momenti di integrazione e confronto.

Molte di queste attività hanno visto anche il dialogo tra la Fondazione Time2 e i soggetti più prossimi come scuole secondarie superiori, università, residenze universitarie e altri centri di protagonismo e offerta giovanile.

Il futuro di Open, lo spazio aperto di diversità

“Le politiche sulle disabilità sono in una fase di profonda riforma. L’orientamento è sempre più quello di rispondere alle esigenze delle persone con sostegni personalizzati e su base comunitaria. Da quando è nata è esattamente questa l’impostazione che contraddistingue il lavoro di Fondazione Time2 e a cui si ispira Open, come spazio civico e di protagonismo giovanile. Ci piacerebbe nel prossimo futuro poter mettere quello che sappiamo fare al servizio della costruzione di progetti personalizzati per giovani con disabilità, lavorando al fianco dei servizi sociali e delle reti formali e informali. Allo stesso tempo ci piacerebbe sviluppare sempre di più il lavoro di formazione che abbiamo iniziato con le aziende e le organizzazioni. Sulla base di questi sviluppi Open sarà sempre di più lo spazio attraversato da chiunque abbia a cuore questi temi e le istanze per una città aperta e accessibile.” ha aggiunto Samuele Pigoni, segretario generale della Fondazione Time2

Ed è in questa ottica di crescita e di ampliamento del dialogo, con la piena volontà di fare rete e accrescere le possibilità che il campo può offrire, che nascerà nel 2025 il primo festival organizzato da Fondazione Time2. Con la partecipazione di grandi ospiti del panorama nazionale, “Prima Persona Plurale” sarà il primo festival italiano dedicato alla Vita Indipendente e si terrà a Torino negli spazi di Open (corso Stati Uniti 62/b) dal 5 al 7 maggio 2025.

Silvia Bellucci 

Ufficio Stampa Fondazione Time2

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