Ufficio Stampa 27/11/2024
L’Orchestra di Fondazione Arena al Teatro Filarmonico con due grandi interpreti al debutto
ULTIMO CONCERTO DELLA STAGIONE SINFONICA 2024
L’INCOMPIUTA DI SCHUBERT E LA VITA CELESTIALE DI MAHLER
Venerdì 29 e sabato 30 novembre, l’Orchestra areniana esegue due capolavori della sinfonia diretta da Wolfram Christ, già prima viola dei Berliner, con la voce del soprano Mojca Erdmann
Già in vendita abbonamenti, carnet e biglietti singoli per la nuova Stagione Sinfonica 2025
Venerdì 29 novembre ore 20
Sabato 30 novembre ore 17
Mahler Vita celestiale Christ
Teatro Filarmonico di Verona
La Stagione Sinfonica 2024 di Fondazione Arena al Teatro Filarmonico si chiude quest’anno con un doppio appuntamento dedicato a due pietre miliari della sinfonia: da un lato gli abissi romantici dell’Ottava di Schubert, nota come Incompiuta, dall’altro la Quarta di Mahler, detta La Vita celestiale dal titolo del lied cantato dal soprano, a compimento di un viaggio dalle gioie e inquietudini terrene al paradiso immaginato dai fanciulli.
Formazione completa per l’Orchestra di Fondazione Arena che più volte ha eseguito Schubert ma, in quasi cinquant’anni al Filarmonico, ha affrontato la Quarta mahleriana solo in due occasioni. Doppio debutto per il direttore Wolfram Christ e la solista Mojca Erdmann, lui direttore già noto anche come prima viola sia dei Berliner Philharmoniker che dell’orchestra all-star di Lucerna voluta da Claudio Abbado, lei soprano lirico affermato a livello internazionale in un repertorio che spazia dal barocco al contemporaneo coi massimi direttori di oggi. L’imperdibile appuntamento è venerdì 29 novembre alle 20 e sabato 30 novembre alle 17. Questa seconda data rientra nel programma del Festival Internazionale di Musica del Veneto.
Biglietti da 10 a 26 euro, con tariffe speciali under30, disponibili al link www.arena.it/it/teatro-filarmonico, alla Biglietteria dell’Arena e, due ore prima di ogni concerto, alla Biglietteria del Filarmonico in via Mutilati.
Il concerto, decimo e ultimo appuntamento del cartellone che ha visto BCC Veneta main sponsor della Stagione Artistica 2024 al Teatro Filarmonico, avrà una durata di 80 minuti circa più un intervallo.
Il programma del 10° concerto del 29 e 30 novembre
È del 1822 il manoscritto dell’Ottava sinfonia di Franz Schubert, solo due movimenti sui quattro previsti dalla forma classica. Un terzo fu abbozzato ma non completato e, ufficialmente, nessun finale fu mai intrapreso. Finita nel cassetto di un amico, ne uscì solo quarant’anni dopo, postuma, per essere eseguita la prima volta a Vienna nel 1865. Con la sua apertura cupa e misteriosa in si minore, rappresenta un unicum affascinante, accanto alle inquietudini romantiche di Beethoven, Schumann ma anche di successivi maestri, come Mahler. La composta elegia del secondo movimento in Mi maggiore pare già completare il percorso sotteso alla sinfonia, come l’altra faccia di una stessa medaglia. Se solo Schubert fosse sopravvissuto ai suoi 31 anni, avrebbe forse sviluppato questo capolavoro, che tuttavia rimane tale anche nella (o forse proprio per la) forma che conosciamo.
Gustav Mahler, direttore d’orchestra di successo da fine ‘800, deve molto allo Schubert di Lieder e Ländler: indaffaratissimo all’Opera imperiale e con la già celebre Filarmonica, poteva comporre solo d’estate. I suoi cicli liederistici influenzarono le prime sinfonie: la Seconda, la Terza e la Quarta (completata nel 1900) contengono testi già musicati, dalla raccolta Il Corno magico del fanciullo di Brentano. I canti giungono a coronamento di percorsi sinfonici che non hanno un programma dichiarato ma che sono ben percepibili dal pubblico. La Quarta sinfonia in Sol maggiore si apre con un primo tempo festoso e fanciullesco che richiama i modelli classici; le ombre emergono nei sinistri valzer dello Scherzo, guidati da un violino solista “scordato” per espressa volontà dell’autore. Languido, sognante, lacerante è il tempo lento, prima di giungere ai cancelli del cielo del Lied finale, in un paradiso molto terreno e familiare, immaginato da un bimbo che conosce la fame e la miseria: il suo canto, affidato al soprano, descrive i santi come buoni vicini, in una festa dove regnano abbondanza e serenità. Una tenerezza indimenticabile e struggente.
Filarmonico 2025: nuovi abbonamenti, carnet e biglietti
Nel 2025 si celebrerà il 50° anniversario dalla riapertura del Teatro Filarmonico. Saranno dieci gli appuntamenti sinfonici, tutti in doppia data, più due concerti straordinari, con programmi da Mozart a Berio, passando per i grandi classici di Beethoven, Chopin, Mahler, Rachmaninov, Prokof’ev, con prime esecuzioni e anniversari dedicati a Salieri, Ravel, Bartók e Šostakovič. I migliori interpreti internazionali e le bacchette emergenti saranno protagonisti a Verona con l’Orchestra e il Coro di Fondazione Arena. In vendita i nuovi abbonamenti alla Stagione Sinfonica e ai sei titoli della Stagione d’Opera, così come speciali carnet e singoli biglietti.
BIGLIETTERIA ARENA DI VERONA
Via Dietro Anfiteatro 6/b, 37121 Verona
Aperta da lunedì a venerdì 10.30-16.00 | sabato 9.15-12.45
Tel. 045 8005151
BIGLIETTERIA TEATRO FILARMONICO
Via dei Mutilati 4/k, 37121 Verona
Aperta due ore prima dello spettacolo
Tel 045 8002880
Call center (+39) 045 8005151
Punti vendita TicketOne.it
***
venerdì 29 novembre ore 20.00
sabato 30 novembre ore 17.00
Mahler Vita celestiale Christ
Franz Schubert (1797-1828)
Sinfonia n. 8 in si minore D. 759 “Incompiuta”
I. Allegro moderato – II. Andante con moto
durata 25’ circa
Gustav Mahler (1860-1911)
Sinfonia n. 4 in Sol maggiore “Das Himmlische Leben”
I. Riflessivo, Non affrettato, Molto comodo – II. Con movimento tranquillo, Senza fretta – III. Poco adagio – IV. Molto comodamente «La vita celestiale” per soprano solo da Des Knaben Wunderhorn
durata 55’ circa
Direttore Wolfram Christ
Soprano Mojca Erdmann
Orchestra della Fondazione Arena di Verona
informazioni
Ufficio Stampa Fondazione Arena di Verona
Via Roma 7/D, 37121 Verona
tel. (+39) 045 805.1861-1905-1891-1939
ufficio.stampa@arenadiverona.it – www.arena.it
MOJCA ERDMANN
Soprano
Riconosciuta a livello internazionale, Mojca Erdmann si esibisce nei principali teatri d’opera, festival e sale da concerto di tutto il mondo ed è nota per il suo ampio repertorio che spazia dalla musica barocca a quella contemporanea. Nata ad Amburgo, all’età di sei anni studia violino e canta nel coro dei bambini dell’Opera di Stato. Dopo il diploma, studia canto con Hans Sotin all’Università di Musica di Colonia.
Partecipa a prestigiosi concorsi di canto aggiudicandosi numerosi premi.
Tra i momenti salienti delle passate stagioni ricordiamo: Susanna ne Le Nozze di Figaroe Zerlina in Don Giovanni di Mozart al Metropolitan di New York; qui e a Berlino con la Filarmonica diretta da Sir Simon Rattle interpreta anche Waldvogel in Siegfried di Wagner; è protagonista in Lulu di Berg alla Staatoper di Berlino, ad Amsterdam e ad Amburgo; è Marzelline in Fidelio di Beethoven alla Scala di Milano; canta nel ruolo del titolo in Zaide di Mozart al Festival di Salisburgo.
Nella stagione 2022/2023 debutta come Doña Clara in Der Zwerg di Zemlinsky all’Ópera de Tenerife; canta Sieben frühe Lieder di Berg con l’Orchestra Filarmonica di Copenhagen diretta da Christoph Eschenbach; Aria/Ariadne: Szenarie di Rihm diretta da Gianandrea Noseda a Zurigo; Arche di Widmann alla Elbphilharminie di Amburgo; Stabat Mater di Pergolesi e la cantata Ich habe genug di Bach alla Kölner Philharmonie.
Nel 2023/2024 debutta alla Royal Danish Opera come Vitellia ne La Clemenza di Tito di Mozart; nei ruoli di Klara e Therese in Amerika di Haubenstock-Ramati a Zurigo. Canta nella Sinfonia n. 8 di Mahler al Kursaal di San Sebastián; nella Sinfonia lirica di Zemlinsky ad Anversa; nella Creazione di Haydn a Budapest; prende parte all’evento speciale in occasione del 150° anniversario della nascita di Schönberg, diretto da Zubin Mehta alla Pierre Boulez Saal di Berlino.
Debutta al Teatro Filarmonico di Verona in occasione del decimo appuntamento della Stagione Sinfonica 2024.
WOLFRAM CHRIST
Direttore
Leggendaria prima viola della Filarmonica di Berlino, dell’Orchestra del Festival di Lucerna e professore alla Hochschule für Musik Freiburg, dopo una gratificante carriera internazionale come solista, Wolfram Christ si afferma come uno dei più apprezzati direttori d’orchestra della scena musicale.
Interprete emozionante e sensibile, lavora con orchestre di fama mondiale, tra cui Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Mozart di Bologna, da Camera di Monaco, Scottish Chamber Orchestra, Royal Danish, Iceland Symphony, Basque National di San Sebastián, Simón Bolívar di Caracas, Auckland Philharmonia, Johannesburg Philharmonic, KZN Philharmonic, Kansai Philharmonic, Bochum Symphony, Deutsche Radio Philharmonie, Cyprus Symphony, Norwegian Wind Ensemble, Camerata Madrid; si esibisce con la English Chamber Orchestra al Festival di Lucerna e debutta con la New Japan Philharmonic nel 2019.
Tra il 2004 e il 2008 è direttore principale della Kurpfalz Chamber Orchestra di Mannheim e collabora con solisti di fama internazionale come Sabine Meyer, Emmanuel Pahud, Albrecht Mayer, Simone Kermes e Renaud Capuçon. Dal 2009 al 2013 è direttore ospite principale della Stuttgart Chamber Orchestra con cui si esibisce ai festival di Schleswig-Holstein e Lucerna nel 2011, in un tour in Sud America nel 2012 e con la pianista Hélène Grimaud nel 2013, pubblicando, nel 2014 Le Sinfonie di Amburgo di C.P.E. Bach con il plauso della critica internazionale.
Dopo aver sviluppato dal 2021 un legame musicale speciale con l’Orchestra di Padova e del Veneto, viene nominato Direttore in Residenza per la stagione 2023-2024. Tra gli impegni più recenti, i concerti con l’OPV e Sabine Meyer a Lucerna 2023 e l’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova.
Debutta al Teatro Filarmonico di Verona dirigendo il decimo appuntamento della Stagione Sinfonica 2024.
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