Nel Salone Auditorium del Vittoriale degli Italiani è stato dato il via alla chiusura delle celebrazioni del Centenario davanti a un folto pubblico e con la presenza di Giordano Bruno Guerri e on line la relazione di Pierfranco Bruni.
Un centenario che ha visto diverse iniziative e ha toccato diverse città e diverse Fiere Internazionali del Libro come quella di Francoforte, Tunisi e ultimamente Roma.
I libri che hanno avuto un riscontro notevole sono e restano quelli di Maria Pia Pagani, numerosi i suoi libri, di Pierfranco Bruni e il volume che raccoglie circa trenta contributi che parte dal Progetto Undulna che ha dato vita alla pubblicazione «Eleonora Duse. Come l’onda sulla duna, la divina che divenne fuoco» Solfanelli editore con copertina di Anna Montella.
La cura del lavoro è di Franca De Santis e il coordinamento scientifico di Pierfranco Bruni del Ministero della Cultura. Tanto che il resto porta la conclusione del capo della segreteria tecnica del Ministero della Cultura.
Tra gli studiosi ci sono i maggiori esperti della fusa come la stessa Maria Pagani. Il tutto ha visto la splendida manifestazione al Vittoriale degli Italiani il cui progetto Undulna è parte integrante del Comitato e del Vittoriale.
Tra i relatori e rappresentanti che hanno relazionato al Vittoriale sono da menzionare per le loro robuste riflessioni Maria Pia Pagani, Anna Sica, Giovanna Pezzillo che ha portato il saluto nel suo intervento della curatrice e del coordinamento del Progetto. Si chiude una fase ma non il Progetto. È stato annunciato già un incontro a Gubbio su Duse ed è stato annunciato un nuovo progetto dedicato a Giacomo Casanova per i trecento anni dalla nascita.
28 contributi per Undulna hanno specificato il dato unico e fondamentale di una ricerca comparata su Eleonora Duse. Anche per questo il Vittoriale ha messo in evidenza il dato. Comunque le tante iniziative testimoniano l’importanza di come si fa ricerca e di come si creano gli elementi di valorizzazione nei beni culturali.
La chiusura delle celebrazioni Dusiane ha posto infatti in evidenza profondità culturale, serietà e capacità divulgativa.