Il 5 aprile alle ore 18:00, nella suggestiva cornice della Fondazione La Rocca di Pescara, lo studioso Gianfranco Giustizieri presenterà il suo nuovo libro Aderenti Epurati Salvati Rinati – Fatti, personaggi e una scrittrice: Laudomia Bonanni (Carabba Editore).
L’opera esplora il periodo compreso tra l’avvento del regime fascista e i primi anni della Repubblica Italiana in Abruzzo, un’epoca segnata da adesioni, svolte e ripensamenti nel percorso politico e culturale di molti uomini e donne. Attraverso un’attenta ricostruzione storica, l’autore racconta scelte personali, talvolta imposte o opportunistiche, talvolta animate da ideali di militanza o libertà, che hanno guidato tanti uomini.
Uno spazio centrale del saggio è dedicato alla scrittrice aquilana Laudomia Bonanni, con l’urgenza di fare chiarezza sulla sua figura e contrastare la disinformazione che ne ha in parte oscurato la fama. Grazie a un minuzioso lavoro di ricerca in archivi pubblici e privati, Giustizieri ha recuperato documenti, in parte inediti, e pagine di giornali dimenticati, ricostruendo storie individuali e collettive. Il suo obiettivo non è il giudizio, ma la comprensione dei percorsi umani e storici, per conservarne la memoria.
L’autore
Nato a L’Aquila nel 1946, Gianfranco Giustizieri ha dedicato la sua vita professionale al mondo dell’istruzione. Studioso di letteratura italiana, ha collaborato con l’università come cultore della materia e si è specializzato nello studio delle riviste della prima metà del Novecento. Ha pubblicato numerosi articoli sul patrimonio letterario abruzzese e nazionale e quattro volumi dedicati a Laudomia Bonanni, recuperandone e integrandone l’Archivio personale con nuove scoperte. Tra le sue opere figurano studi su Gabriele d’Annunzio, Pasquale Scarpitti e Pietro Zullino, il romanzo storico La storia del tenente Cosimo G. e il saggio Aeroporto militare n° 452.
L’evento
Durante l’incontro, l’autore dialogherà con Antonella Caggiano, mentre Daniela Ricciardi darà voce ad alcune letture. L’appuntamento sarà arricchito da uno spazio grafologico e artistico curato da Monica Ferri ed Emanuela Serchia e dalle musiche di Maria Gabriella Ciaffarini. L’evento si inserisce nella rassegna Voci Segni Silenzi, che intreccia letteratura, musica e arte in un’esperienza culturale multisensoriale.