Serena conduce operaclassica eco italiano

MASSIMO QUARTA AL VIOLINO, ENRICO DINDO AL VIOLONCELLO E PIETRO DE MARIA AL PIANOFORTE NEL CONCERTO DEDICATO AI 150 ANNI DI MAURICE RAVEL

Teatro Regio di Parma

venerdì 11 aprile ore 20.30

A Maurice Ravel, in occasione del 150° anniversario della nascita, è dedicato il concerto in programma al Teatro Regio di Parma venerdì 11 aprile ore 20.30, prossimo appuntamento della Stagione concertistica, realizzata dalla Società dei Concerti di Parma grazie al supporto del Comune di Parma, della Regione Emilia-Romagna, del Ministero della Cultura, Sinapsi Group e Chiesi Group.

Protagonista il trio composto da Massimo Quarta al violino, Enrico Dindo al violoncello e Pietro De Maria al pianoforte. In programma la Sonata per violino e violoncello in la minore, M.73, Gaspard de la nuit, M. 55 e il Trio per archi e pianoforte, in la minore, M.67.

“Fra le case bianche e le persiane rosse di Saint- Jean-de-Luz, – scrive Giuseppe Martini – tipica cittadina di malinconia portuale sull’Atlantico poco a nord di San Sebastián, Maurice Ravel mise su carta il Trio per archi e pianoforte, di cui più tardi parlando delle proprie opere ricorderà appena il «colore basco». In effetti Saint-Jean-de- Luz è nei Paesi Baschi (francesi) e basco era Ravel, di Ciboure, cioè il villaggetto che il fiume La Nivelle separa da Saint-Jean-de-Luz: non è da escludere che nel colore basco si coagulasse il ricordo di un momento, si era nel 1914, quando Ravel decise di darsi alla patria arruolandosi in aviazione, anche se poi fu dirottato a fare l’autista di un camion militare che battezzò Adelaïde”.

“Anche questa di dare il nome al camion è una delle tante manifestazioni dandy di un uomo cresciuto in pieno decandentismo. La stessa idea di arruolarsi, diciamolo, era per lui più una specie di brivido dell’intelletto che uno slancio patriottico, per cui il colore basco va più correttamente messo a carico del periodo di tranquillità che precedette l’arruolamento, e si rivela nel ritmo iniziale tipicamente basco detto «zortziko», un 5/8 che Ravel qui corregge in 8/8. Ritrovare un colore basco nel resto del Trio è una sfida, ma non un’impresa. Il secondo tema del Moderé, enunciato dal violino, ha il profilo umido del paesaggio di Saint-Jean-de-Luz, e peraltro lo si ritrova modificato nella Passacaille, uno dei momenti musicali più spogli e rigorosi di tutta la produzione di Ravel. O no: la Sonata per violino e violoncello gli tiene testa. Ravel stesso dirà che qui la spoliazione del fascino armonico è all’estremo, con netta prevalenza del senso melodico”.

“(Parentesi: non è un caso che sia il Trio sia la Sonata compaiano nel famoso film Un cuore in inverno di Sautet, 1992, storia di un triangolo amoroso basato su un sadismo psicologico che comprime le passioni, e Ravel è musicista che insabbia le passioni sotto la perfezione di un meccanismo di alto artigianato, come aveva imparato da Huysmans e da Edgar Allan Poe)”.

“Ma la Sonata non è cresciuta alla luce dell’oceano, bensì a quella di Montfort-l’Amaury a ovest di Parigi, dove oggi i turisti visitano la villa di Ravel con tazzine pregiate, sculturine cinesi e portaprofumi di cristallo, oltre che, ovvio, un mare di libri. Cioè quanto basta per capire Ravel, il Trio, la Sonata a duo e più che mai Gaspard de la nuit”.

“È questa una delle punte del virtuosismo raveliano – se non di tutta la letteratura pianistica – e di un periodo creativo sereno. Qui c’è tutto il gusto per la corrispondenza delle arti, le esperienze sensoriali, l’elaborazione artificiosa, l’aristocrazia delle fonti (il poema di Aloysius Bertrand era del 1842, Ravel lo aveva letto nel 1896, Baudelaire diceva che lo conoscevano quattro gatti, il pezzo è del 1909). Gli arpeggi impalpabili, le ghirlande, i suoni liquidi di Ondine, i si bemolli ossessivi di Le gibet, la frenesia del nano diabolico Scarbo sono inquietudini che non inquietano. Che i tre pezzi formino una specie di sonata è anche questo un gioco illusionistico, non certo un recupero della Storia. Ravel non era Liszt. È una forma perfetta lavorata nel minimo particolare con l’abilità dell’illusionista, che così diventa presa di distanza dal mondo: l’atteggiamento di un grande decadente in un’epoca in crisi”.

“Di quel periodo il Trio, riequilibrando la fonica di una formazione che da sempre aveva subito la preponderanza del pianoforte, giocando di combinazioni nel «Pantoum» – termine riferito a una tecnica a incastro dei versi cara a Baudelaire e ai parnassiani – e fremendo di flutti sonori nel finale in forma sonata (ma è un modo per rimettere ordine con lo sprezzo dell’ironia), fu l’ultima estasi compiaciuta di un pensiero demiurgico. Scambi, incroci, asciuttezze, riequilibri sonori, profili confusi dai pizzicati tornano sì nel Lent e nel Très vif della bellissima ed enigmatica Sonata per violino e violoncello del 1922. Ma se Ravel la definirà una svolta nella sua carriera è perchè qui la bellezza preziosa e artificiosa non è più la ricerca di una verità, ma la reazione con una nuova strenua appartata eleganza a un mondo dissolto dalla guerra, quando – per la cronaca – anche Adelaïde aveva finito la sua corsa in un fosso”.

PARTNER E SPONSOR

La Stagione del Teatro Regio di Parma è realizzata grazie al contributo di Comune di Parma, Ministero della Cultura, Reggio Parma Festival, Regione Emilia-Romagna. Major partner Fondazione Cariparma. Main partner Chiesi. Cultural partner Crédit Agricole. Media partner Mediaset. Main sponsor Iren, Barilla. Sponsor Agugiaro e Figna, CePIM, Grasselli, Parmacotto, Opem, GHC, Poliambulatorio Dalla Rosa Prati, Drill Pac, Rainieri, GloveICT, Amoretti. Security partner Metronotte. Educational partner Parmalat. Wine partner Oinoe. Mobility partner Tep. Radio Ufficiale Radio Monte Carlo. Fair Play partner Zebre. Con il contributo di Ascom Confcommercio Parma Fondazione, Ascom Parma Confcommercio, Camera di Commercio dell’Emilia, Fondazione Monteparma. Legal counselling Villa&Partners. Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Sostenitori tecnici De Simoni, Teamwork, Graphital. Partner artistici e istituzionali Casa della Musica, Coro del Teatro Regio di Parma, Conservatorio “Arrigo Boito”, Società dei Concerti di Parma, Fondazione Teatro Comunale di Bologna, La Toscanini. La Stagione Concertistica del Teatro Regio di Parma è realizzata dalla Società dei Concerti di Parma grazie al supporto di Comune di Parma, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Cultura, Sinapsi Group, Chiesi Group. Il Teatro Regio di Parma aderisce a Fedora, Opera Europa, Operavision, Emilia taste, nature, culture.

BIGLIETTERIA DEL TEATRO REGIO DI PARMA

Biglietti da 6 a 35 euro. Agevolazioni e riduzioni sono rivolte a Under35, over 65 e abbonati alla Società dei Concerti.

Strada Giuseppe Garibaldi, 16/A 43121 Parma Tel. +39 0521 203999 biglietteria@teatroregioparma.it

I biglietti sono disponibili online su www.teatroregioparma.it

Orari di apertura: la Biglietteria del Teatro Regio di Parma è aperta da martedì a sabato dalle 10.00 alle 13.00, il mercoledì e il venerdì dalle 16.00 alle 18.00 e un’ora e mezza prima dello spettacolo. In caso di spettacolo nei giorni di chiusura, da un’ora e mezza prima dello spettacolo. Chiuso il lunedì, la domenica e i giorni festivi. Il pagamento presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma può essere effettuato con denaro contante in Euro, con assegno circolare non trasferibile intestato a Fondazione Teatro Regio di Parma, con PagoBancomat, con carte di credito Visa, Cartasi, Diners, Mastercard, American Express.

Parma, 10 aprile 2025

Paolo Maier Responsabile Comunicazione istituzionale, Ufficio Stampa, Archivio

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Tel. +39 0521 203969  |  p.maier@teatroregioparma.it |  stampa@teatroregioparma.it

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Teatro Regio di Parma

venerdì 11 aprile 2025, ore 20.30

Omaggio a Maurice Ravel in occasione del 150° anniversario della nascita.

violino MASSIMO QUARTA

violoncello ENRICO DINDO

pianoforte PIETRO DE MARIA

Maurice Ravel (1875-1937)

Sonata per violino e violoncello in la minore, M.73

Allegro
Très vif
Lent
Vif, avec entrain

Gaspard de la nuit, M. 55

1. Ondine
2. Le gibet
3. Scarbo

Trio per archi e pianoforte, in la minore, M.67

Modéré

Pantoum. Assez vif

Passacaille. Très large

Final. Animé

CONCERTISTICA 2025

Teatro Regio di Parma

15 febbraio 2025

FILARMONICA ARTURO TOSCANINI

violino ANNA TIFU

violoncello GIOVANNI GNOCCHI

direttore JOEL SANDELSON

Johannes Brahms, Carlo Nielsen

8 marzo 2025

pianoforte ANGELA HEWITT

Johann Sebastian Bach

5 aprile 2025

pianoforte ALEXANDER GADJIEV

Ludwig van Beethoven, Fryderyk Chopin, Robert Schumann,

Sergej Rachmaninov, Béla Bartók

11 aprile 2025

violino MASSIMO QUARTA

violoncello ENRICO DINDO

pianoforte PIETRO DE MARIA

Maurice Ravel

4 maggio 2025

fisarmonica RICHARD GALLIANO

George Gershwin

31 maggio 2025

Chitarre SERGIO E ODAIR ASSAD

Heitor Villa Lobos, Astor Piazzolla,

Egberto Gismonti, Radames Gnattali, Clarice Assad

In occasione del Paganini Guitar Festival 2025

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