Casanova. Perché le donne restavano affascinate da Giacomo. Il libro di Pierfranco Bruni ci regala un seducente racconto filosofico

Maria Teresa Alfoso 

Tutti conoscono il nome di Giacomo Casanova, molti conoscono la sua storia attraverso il cinema , pochi sono informati su chi fu realmente l’uomo Casanova. 

Nel suo libro «CASANOVA. Il seduttore nobile» (Solfanelli editore) Pierfranco Bruni

riesce ad intrecciare storia e filosofia intorno al latin lover più grande di tutti i tempi. Un seduttore ed uno spadaccino, Giacomo Casanova riusciva ad incantare chiunque sul campo,ma quel quid in più  evidenziato da Bruni, rende Casanova un affascinante protagonista  in ambito politico e filosofico. 

Perché 

 Giacomo Casanova diventa

 un uomo dalle mille sfaccettature?

 Un viaggiatore, un seduttore , un uomo d’azione, un brillante conversatore: Giacomo Casanova era tutte queste cose insieme e anche di più! 

Attraverso lo scritto di Bruni mi rendo conto del perché le donne  perdessero la testa per lui.

Giacomo Casanova in questo libro è una figura storica e letteraria complessa,  percepito come un seduttore, ma invece è un uomo con una profonda conoscenza dell’umanità e un autore di straordinario talento. 

Insomma leggere questo libro è stata la scoperta affascinante  di un uomo dei più incredibili antieroi della storia: Giacomo Casanova.

Attraverso le parole di Bruni sono andata a spasso con Giacomo Casanova per conoscerne la vera anima.

 Nello studio di un nuovo Casanova,Bruni filtra la storia,in quanto solo attraverso la  documentazione storica è possibile ricostruire la verità.

Ma questo libro non ci porta solo alla conoscenza del Casanova ma anche alla concezione filosofica dell’autore,dove tutto è Estetica, Bellezza,

 Seduzione,che diventano Metafisica.

Ma ancora viene evidenziato il concetto di Tempo e di Morte attraversando la Solitudine che entra nel labirinto dei ricordi.

Limiti,realtà,difetti e virtù del Casanova intrecciati alla filosofia dell’autore fatta di Bellezza e di Tempo spezzato:»La Bellezza è nella vita.Solo così si spezza il tempo.In un attimo. Nell’attesa di un appuntamento.

Faccio in modo che non sia la vita a vivermi.Ma io a vivere la vita.»(Bruni)

Il libro affronta anche un confronto tra Casanova e D’Annunzio,ma in questo credo che solo Buni riesca a descrivere singolarmente questo confronto in quanto apprezzato conoscitore del grande poeta italiano.

Una frase del Casanova riportata da Bruni può farci comprendere, in parte  questo confronto oltre a tutte le lettere indirizzate ad Henriette:

«Comunque,quando si ama il piacere,non bisogna filosofare se non si vuole diminuirlo.»

In questo libro l’autore vuole portare Casanova oltre la leggenda, per rendere giustizia ad un anti illuminista,ad un uomo libero che accettò la sua solitudine.

Non un seduttore ma un uomo sedotto dall’amore. 

Di questo si parlerà anche a Chieti il prossimo 26 aprile presentando il Progetto Casanova 300.

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