CASADEI LIBRI – arriva in Italia «John Florio. La vita di un italiano nell’Inghilterra di Shakespeare» di Frances A. Yates in uscita il 29 maggio


Casadei Libri

John Florio

La vita di un italiano nell’Inghilterra di Shakespeare

di Frances A. Yates

Curatela e traduzione di Giorgio Ghiberti

in uscita il 29 maggio

A 400 anni dalla scomparsa di John Florio arriva in Italia per la prima volta
il libro di Frances A. Yates, la celebre storica delle idee e ricercatrice inglese che, anche con questo testo, cercò di svelare il mistero

 dietro la sua identità. Quali furono i rapporti di Florio, con William Shakespeare? È forse lui a nascondersi dietro il suo nome?

Ogni ulteriore indagine non può che partire da questo testo.

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Quattrocento anni dopo la scomparsa dell’uomo che in molti sospettano si celi dietro Shakespeare, arriva in Italia, per la prima volta dal 1934, anno della sua pubblicazione, il libro John Florio. La vita di un italiano nell’Inghilterra di Shakespeare di Frances A. Yates, edito dalla casa editrice CasadeiLibri, con curatela e traduzione di Giorgio Ghiberti.

Un libro prezioso, che si addentra nella vita, negli interessi, negli studi di John Florio, insegnante e forgiatore di parole «italiano di lingua e inglese di cuore», e racconta un’epoca intera. Grazie alla penna della studiosa tenace e indipendente, Frances Yates, una delle figure più interessanti e brillanti del Novecento – per approfondire la sua storia si consiglia il libro di Marjorie Jones, Frances Yates e la tradizione ermetica edito da Casadei – si  snoda tra i principali protagonisti culturali e politici dell’era elisabettiana. 

L’autrice, la cui importanza per lo studio della cultura e delle idee in Italia, Francia e Inghilterra è ben nota in tutto il mondo e che tanto ha scritto e indagato per far luce sull‘influenza della cultura italiana nell’Europa moderna, cerca di rispondere alla domanda che in molti si sono posti negli ultimi secoli: ma chi era davvero John (o Giovanni) Florio? 

Per i suoi contemporanei, una delle figure più prominenti dei circoli letterari e sociali del suo tempo, primo traduttore in inglese del Decameron di Boccaccio e degli Essays di Montaigne – una traduzione, quest’ultima, di tale qualità che permise all’opera di diventare un punto di riferimento per la cultura dell’epoca. Nell’ultimo secolo e ancora oggi ci si è concentrati piuttosto sul rapporto, presunto o reale, tra il sapiente linguista, Florio, e il bardo inglese, dietro la cui figura si cela ancora un fitto mistero, legato in particolare alla sofisticata educazione letteraria e all’assenza di un reale rigo autografo. Ma al di là di ogni suggestione, potrebbe davvero celarsi la presenza dell’umanista italiano del Rinascimento inglese in alcuni testi shakespeariani, così ricchi di geniali invenzioni linguistiche?

L’intento dell’autrice lo esplicita lei stessa nella prefazione al libro: «Io qui ho tentato di fornire, se non la vita completa di un elisabettiano tutt’altro che irrilevante almeno alcuni elementi utili a colmare i vuoti in quel che sappiamo di Florio. E spero che finalmente sarà possibile, alla luce di questa più completa conoscenza, arrivare a una conclusione definitiva sulla dibattuta questione delle sue relazioni con Shakespeare».

Tutte le opere di Yates sono state da tempo tradotte in italiano, a mancare era solo il suo primo, essenziale, lavoro. Questo libro rappresenta un tassello fondamentale per ricostruire la vita di Florio, la sua complessa e interessante storia, ma ha anche il grande merito di tratteggiare un’epoca intera, un mondo in cui, prendendo in prestito le parole di Giorgio Ghiberti, curatore e traduttore del libro, «nella stessa persona, poteva convivere il cortigiano, l’uomo d’armi, l’avventuriero, il letterato, il poeta, e dove la fortuna d’un uomo poteva mutare in un istante; un mondo in cui all’Italia e al Mediterraneo si guardava affascinati al modo che noi allora si guardava all’Oriente; un mondo in cui si presentiva imminente un futuro glorioso: il mondo dell’età dei Marlowe, dei Johnson, e di quello di Shakespeare…». 

AUTRICE E TRADUTTORE

Frances A. Yates Scelse di studiare “storiografia interdisciplinare” e per più di quarant’anni fu legata al Warburg Institute della University of London, rivestendo anche incarichi di docenza. Gran parte del suo lavoro si è concentrato su neoplatonismo, filosofia e occultismo nel Rinascimento. Le sue opere principali, come Giordano Bruno e la tradizione ermetica o l’Arte della memoria, si concentrano sul ruolo centrale svolto dalla magia, dalla tradizione ermetica e dalla cabala nella scienza e nella filosofia nel Rinascimento. Oltre che di Giordano Bruno e Raimondo Lullo, si è occupata anche di Giovanni Florio, William Shakespeare e di storia della tradizione mnemotecnica da Simonide a Gottfried Leibniz. Insignita nel 1972 con il rango di Officer dell’Ordine dell’Impero Britannico, nel 1977 fu elevata al rango di Dama (Dame). Nel 2008 è uscita Frances Yates and the Hermetic Tradition, la prima biografia di Frances Yates, a cura di Marjorie G. Jones, tradotta in italiano da Andrea Damascelli per Casadei Libri nel 2014 con il titolo Frances Yates e la tradizione ermetica.

Giorgio Ghilberti Nato a Ravenna nel 1952, si è dedicato soprattutto allo studio della poesia e della traduzione, dal francese (Rimbaud, Baudelaire, Mallarmé, Valéry), dal portoghese (Pessoa), e dall’inglese (tra gli altri Yeats, Dickinson, Heaney, W.C. Williams, e altri), per riviste specializzate. Tra i suoi ultimi lavori la traduzione de La leggenda del vecchio marinaio di Samuel T. Coleridge (Angelo Longo Editore, 2020) in edizione di pregio, la curatela della raccolta Tre poesie della bassa del Po, del poeta luzzarese Vanni Giovanardi (Edizione Capit, 2021), il volume Da Eliot: I «Quattro quartetti» e altre poesie, con traduzioni inedite da Thomas S. Eliot (Longo, 2022) e ha curato la nuova traduzione commentata del poema Ravenna (1878) di Oscar Wilde, accolta in «RavennaStudi e Ricerche», anno XXIX, 2022.

DATI

Formato 14×21 | Pagine 486 | Prezzo 30 euro | ISBN 9788889466902

Ufficio Stampa Casadei Libri

Claudia Cervellini – 3204245502 – claudia.cervellini.92@gmail.co

Giulia Capotorto – 339 232 5416 – giuliacapotorto.press@gmail.com

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