Ufficio Stampa 23/10/2019
IL MATRIMONIO SEGRETO
Il capolavoro di Cimarosa per la prima volta a Verona
STAGIONE LIRICA 2019 DELLA FONDAZIONE ARENA
TEATRO FILARMONICO, 27 OTTOBRE – 3 NOVEMBRE 2019
Il Matrimonio segreto, 2012, per gentile concessione della Fondazione Teatro Coccia di Novara
Domenica 27 ottobre 2019 alle 15.30 va in scena al Teatro Filarmonico in prima esecuzione l’opera più celebre e rappresentativa di Domenico Cimarosa, Il Matrimonio segreto, gioiello di fine ‘700 che si aggiunge alle attese e illustri “prime volte” del 2019 a Verona. I protagonisti del melodramma giocoso sono artisti internazionalmente noti e giovani cantanti affermati, diretti dall’ancor più giovane maestro Alessandro Bonato, insieme nella prima produzione operistica firmata da Morgan.
Repliche:
martedì 29 ottobre ore 19.00
giovedì 31 ottobre ore 20.00
domenica 3 novembre ore 15.30
La stagione lirica della Fondazione Arena di Verona riprende al Teatro Filarmonico all’interno della rassegna autunnale Viaggio in Italia, che crea un percorso tematico e cronologico che dai capolavori italiani del ‘700 approda alle più celebri pagine del melodramma di primo ‘900. Proseguendo quindi nel nome di Cimarosa e nel solco tracciato dalla chiusura della stagione lirica primaverile (che abbinava una nuova produzione de Il Maestro di cappella al pucciniano Gianni Schicchi) e dall’ultimo concerto sinfonico-corale (che ha presentato la prima esecuzione veronese della Missa pro defunctis, capolavoro della maturità di Cimarosa), viene proposta al pubblico scaligero una terza primizia, in occasione del debutto de Il Matrimonio segreto.
Domenico Cimarosa (1749 – 1801), talentuoso ed eclettico compositore della Scuola Napoletana, attivo come operista già a 22 anni, si fece presto conoscere presso tutti i più importanti teatri del Belpaese. Proprio negli anni in cui Mozart operava con successo tra Vienna e Praga e realizzava i suoi estremi capolavori facendo tesoro delle scoperte della stessa scuola di Cimarosa, l’italiano veniva chiamato come compositore di corte dalla zarina Caterina di Russia e quindi a Vienna, dove rappresentò Il Matrimonio segreto nel carnevale del 1792. Il successo della prima fu tale che l’opera venne bissata interamente su richiesta del committente, l’imperatore Leopoldo II, costituendo un unicum storico. È a questo titolo, tra i cento della produzione operistica cimarosiana, che oggi rimane legata la maggiore fortuna del suo autore.
La vicenda implica pochi personaggi ma con un intreccio divertente e avvincente, inesauribilmente ricco di colpi di scena: tutto comincia con il matrimonio già segretamente avvenuto tra Carolina, figlia minore del ricco e avaro mercante Geronimo, e Paolino, giovane al servizio di Geronimo nonché oggetto del desiderio della vedova Fidalma, sorella del padrone di casa. La magione bolognese di Geronimo è in fermento per un altro motivo: l’imminente fidanzamento combinato tra la figlia primogenita Elisetta e il Conte Robinson, che promette un’ascesa sociale della famiglia. Tuttavia il Conte al suo arrivo si invaghisce di Carolina, mettendo in subbuglio la casa, i suoi abitanti e soprattutto il matrimonio segreto dei protagonisti.
Questo è solo il principio del dramma giocoso di Cimarosa, che debutta in cartellone per 4 rappresentazioni dal 27 ottobre al 3 novembre sul palcoscenico del Teatro Filarmonico. Il Matrimonio segreto è qui proposto per la prima volta nell’allestimento del Teatro Coccia di Novara con la regia di Marco Castoldi, in arte Morgan, le scene di Patrizia Bocconi, i costumi di Giuseppe Magistro e le luci di Paolo Mazzon, per una narrazione scorrevole in un linguaggio giovane e stuzzicante, con una recitazione moderna e spigliata ma curata nei dettagli e fedelissima alla drammaturgia originale. La narrazione, come ha dichiarato lo stesso Morgan, intreccia abilmente il trionfo dell’amore sugli interessi, la leggerezza del dramma giocoso e gli elementi di satira sociale attraverso un sapiente gioco di chiaroscuri di cui è ricco lo spettacolo, come se ogni situazione fosse in controluce rispetto ad un’altra, precedente o successiva.
Sul podio dell’Orchestra dell’Arena di Verona torna il ventiquattrenne Alessandro Bonato, reduce da un ottimo successo nel dittico cimarosiano-pucciniano dello scorso Il Maestro di cappella/Gianni Schicchi. Il maestro Bonato, veronese di nascita e formazione, vanta collaborazioni con prestigiose orchestre tra cui la Filarmonica della Scala e un terzo posto assoluto tra gli oltre cinquecento concorrenti da tutto il mondo all’ambitissima Malko Competition di Copenaghen per giovani direttori.
Il cast di tale produzione, fresco e vivace, si preannuncia ideale per le scelte musicali e registiche. Il signor Geronimo, ricco mercante di Bologna, ha la voce dell’esperto basso buffo Salvatore Salvaggio, ed Elisetta, sua figlia maggiore e promessa sposa del Conte Robinson, è interpretata dal soprano Rosanna Lo Greco. Carolina, figlia minore di Geronimo e sposa segreta di Paolino, ha la voce del soprano Veronica Granatiero, al suo debutto al Filarmonico, mentre l’amato Paolino è il tenore Matteo Mezzaro. Nel ruolo della ricca vedova Fidalma vediamo il mezzosoprano Monica Bacelli, raffinata artista dalla brillante carriera, ed infine lo spavaldo Conte Robinson è il giovane basso Alessandro Abis.
Con Il Matrimonio segreto riprende per la stagione 2019-2020 l’iniziativa Ritorno a Teatro rivolta al mondo della Scuola all’interno della proposta Arena Young 2019-2020: martedì 29 ottobre alle ore 18.00 e giovedì 31 ottobre alle ore 19.00 gli studenti delle classi elementari, medie e superiori, i loro familiari, gli insegnanti, i dirigenti scolastici e il personale ATA potranno assistere allo spettacolo a prezzo speciale: € 6,00 per gli studenti e € 12,00 per gli adulti. L’incontro propone anche un Preludio all’Opera, momento introduttivo durante il quale viene spiegata la trama e vengono forniti ai ragazzi elementi utili per la comprensione dello spettacolo, grazie alla partecipazione di alcuni dei protagonisti; segue quindi un aperitivo nel Bar del Teatro.
Per informazioni e prenotazioni:
Ufficio Formazione della Fondazione Arena di Verona
tel. (+39) 045 8051933 – fax (+39) 045 590638 – scuola@arenadiverona.it
Informazioni
Ufficio Stampa Fondazione Arena di Verona – Via Roma 7/D, 37121 Verona
tel. (+39) 045 805.1861-1905-1891 – fax (+39) 045 803.1443
ufficio.stampa@arenadiverona.it – www.arena.it
Biglietti Lirica
Prezzi da € 11,00 a € 69,00
Carnet 3 ingressi da € 40,50 a € 159,00
Biglietteria Arena di Verona
Via Dietro Anfiteatro 6/b, 37121 Verona
Tel. 045 596517 – Fax 045 8013287 – Call center 045 8005151 – Punti di prevendita Geticket
Orari: da lunedì a venerdì 10:15-16:45 – sabato 09:15-12:45
Nei martedì, giovedì e venerdì di spettacolo, la biglietteria chiude alle 14.00
Biglietteria Teatro Filarmonico
Via dei Mutilati 4/k, 37121 Verona
Tel. 045 8002880 – Fax 045 8013266
Apertura due ore prima dello spettacolo
biglietteria@arenadiverona.it – www.arena.it
27, 29, 31 ottobre 2019
3 novembre 2019
Il Matrimonio segreto
Melodramma giocoso in due atti
Libretto di Giovanni Bertati
dalla commedia The Clandestine Marriage
di George Colman senior e David Garrick
Edizioni musicali casa Ricordi, Milano
Musica di Domenico Cimarosa
Direttore Alessandro Bonato
Regia Marco Castoldi, in arte Morgan
Scene Patrizia Bocconi
Costumi Giuseppe Magistro
Luci Paolo Mazzon
Personaggi Interpreti
Carolina Veronica Granatiero
Il signor Geronimo Salvatore Salvaggio
Paolino Matteo Mezzaro
Il conte Robinson Alessandro Abis
Fidalma Monica Bacelli
Elisetta Rosanna Lo Greco
ORCHESTRA E TECNICI DELL’ARENA DI VERONA
Direttore Allestimenti scenici Michele Olcese
Allestimento della Fondazione Teatro Coccia di Novara
Si ringrazia la società MAGIS per la gentile concessione delle sei poltrone Proust di A. Mendini
Si ringrazia L’Atelier Mendini per la gentile concessione della poltrona di Proust – Cimarosa 2012 di A. Mendini
SALVATORE SALVAGGIO
Basso
Salvatore Salvaggio, diplomato con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore presso l’Istituto Musicale Pareggiato “Bellini” di Caltanissetta, è vincitore di numerosi concorsi lirici internazionali, tra i quali il “Toti Dal Monte” di Treviso ed il “Francesco Cilea” di Reggio Calabria.
Debutta a soli 20 anni nel ruolo di Gaspare in Rita di Donizetti, regia di Giovanni Folli, diretto da Fabio Pirona. Seguono numerosi debutti: il Barone Trombonok ne Il Viaggio a Reims di Rossini per la regia di Emilio Sagi al Rossini Opera Festival di Pesaro, per la regia di Rosetta Cucchi per la Fondazione Toscanini di Parma, e ancora a Piacenza, Lugo, Busseto e Asti, diretto da Aldo Sisillo; Geronimo ne Il Matrimonio segreto di Cimarosa, per la regia di Italo Nunziata, direttore Michael Guttler, al Teatro La Fenice di Venezia ed in seguito a Lucca e Ravenna con la direzione di Julian Kovatchev; Don Magnifico ne La Cenerentola di Rossini con la regia di Simona Marchini, direttore Alessandro Pinzauti al Teatro Verdi di Pisa, a Lucca, Livorno e Todi con Pietro Rizzo; il Sagrestano in Tosca di Puccini per la regia di Ivan Stefanutti, direttore Matteo Salvemini all’Auditorium di Rimini.
Particolarmente prolifica è la collaborazione con il Maggio Musicale Fiorentino che lo vede impegnato in Don Annibale Pistacchio ne Il Campanello di Donizetti, regia di Jean Luis Grinda, direttore Fabrizio Maria Carminati; Don Bartolo ne Il Barbiere di Siviglia di Rossini per la regia di Damiano Michieletto, direttore Alessandro Agostini; Uberto ne La Serva padrona di Pergolesi, regia di Curro Carreres diretto da Massimiliano Caldi; Nonancourt ne Il Cappello di paglia di Firenze di Rota per la regia di Andrea Cigni diretto da Sergio Alapont e successivamente da Andrea Battistoni.
All’estero si distingue alla Minato Mirai Hall di Yokohama nei ruoli di Geronimo ne Il Matrimonio segreto e Don Bartolo ne Le Nozze di Figaro di Mozart per la regia di Michael Hampe, direttore Daisuke Murananka. All’Ermitage di San Pietroburgo è Plutone in Orfeo di Monteverdi; Nonacourt al Wexford Festival Opera in Irlanda, mentre al Festival Mozartiano di Danzica è Leporello in Don Giovanni.
Di grande impatto popolare è l’impegno nel ruolo di Don Abbondio ne I Promessi Sposi di Michele Guardì che lo vede esibirsi in due tour nei teatri più importanti d’Italia.
Nel 2013 presenta a Tokyo il suo primo disco intitolato Salvatore Salvaggio -The Art of the Basso Buffo.
Costante il suo impegno concertistico a livello internazionale in Inghilterra, Germania, Belgio, Grecia, Canada, Russia e Giappone.
Tra i recenti impegni ricordiamo il debutto nel ruolo di Schaunard ne La Bohème di Puccini a Messina e a Firenze con la direzione di Daniel Oren, Don Pasquale di Donizetti nel ruolo del titolo a Taranto e a Matera, Don Magnifico ne La Cenerentola a Pamplona.
Debutta al Teatro Filarmonico di Verona per la Stagione Lirica 2018-2019 nel ruolo del titolo in Don Pasquale.
Torna al Filarmonico per la rassegna Viaggio in Italia nel ruolo del Signor Geronimo ne Il Matrimonio segreto.
MATTEO MEZZARO
Tenore
Il tenore Matteo Mezzaro si laurea in Canto rinascimentale e barocco e in Organo e Composizione organistica; parallelamente agli studi accademici si avvicina al repertorio operistico che perfeziona con il tenore Sergio Bertocchi.
Inizia una brillante carriera debuttando come Paolino ne Il Matrimonio segreto di Cimarosa a Venezia e subito dopo in diversi ruoli donizettiani: Beppe in Rita a Bergamo, Guglielmo ne Le Convenienze e inconvenienze teatrali a Pisa, Lucca e Livorno, Nemorino ne L’Elisir d’amore ad Asti e Malta. Interpreta The Fairy Queen di Purcell a Poznan, Mozart e Salieri di Rimskij-Korsakov a Pisa, i verdiani Alfredo ne La Traviata a San Sebastian e Cajus in Falstaff a Fano, La Finta semplice di Mozart (come Fracasso) per il circuito As.Li.Co., Gianni Schicchi di Puccini (come Gherardo) al Regio di Parma, L’Occasione fa il ladro (Alberto) di Rossini al Verdi di Trieste, Don Giovanni di Mozart (Ottavio) per il circuito As.Li.Co., Otello e Il Corsaro al Festival Verdi di Parma, Die Zauberflöte di Mozart in Oman, Camillo ne La Vedova Allegra di Lehàr a Cagliari e Catania, Capriccio di Richard Strauss a Metz, Oedipus Rex di Stravinsky in tournée con L’OSN della Rai di Torino a Modena, Torino, Ferrara, Napoli. È Artedmidoro ne La Grotta di Trofonio di Paisiello a Martina Franca, Ferrando in Così fan tutte di Mozart del circuito As.Li.Co. e Prunier ne La Rondine di Puccini a Firenze; prende parte alle rossiniane La Gazza ladra alla Scala di Milano e Guillaume Tell a Palermo.
Lavora con direttori d’orchestra quali Chailly, Auguin, Ferro, Galli, Parmeggiani, Rigon, Sardelli, Pasqualetti, Ciampa, Perez-Sierra, Rota, Callegari, Rolli, Pionner, Valčuha, Grazioli e registi quali Salvatores, Micheli, Antoniozzi, Abbado, Kaegi, Krief, Michieletto, Pizzi, Garattini, Vick, Brusa, Grazzini, Stefanutti, Paloscia, Znaniecki.
Tra i suoi impegni recenti si ricordano: Roberto Devereux di Donizetti e Malcolm nel Macbeth di Verdi a Parma, Il Corsaro a Piacenza e Modena, Un Mari à la porte (Florestan) di Offenbach a Firenze, Otello (Cassio) diretto da Myung-Whun Chung alla Fenice di Venezia, La Cambiale di matrimonio rossiniana (Edoardo) a Cagliari.
Debutta al Teatro Filarmonico di Verona come Rinuccio in Gianni Schicchi per la Stagione lirica 2019 e ritorna per la rassegna Viaggio in Italia per la Missa pro defunctis e nel ruolo di Paolino ne Il Matrimonio segreto di Cimarosa.
ALESSANDRO ABIS
Basso
Nato a Cagliari nel 1992, Alessandro Abis frequenta corsi di perfezionamento con Claudia Caffagni, Stefano Albarello, Lia Serafini, Ghislaine Morgan. Nel 2011 collabora alla realizzazione del Requiem di Frigyes Hidas diretto da Francesco Pittau. Si perfeziona nella tecnica vocale e nell’interpretazione sotto la guida di Elisabetta Scano, seguendo contemporaneamente gli insegnamenti di Angelo Romero e di Gioachino Gitto. Partecipa alle masterclass in omaggio a Piero Bellugi nel 2012 con Riccardo Zanellato, aggiudicandosi l’attestato di merito e la borsa di studio, e nel 2014 con Elisabetta Scano e Francesco Piccoli riceve il diploma di merito grazie all’interpretazione dell’aria di Dulcamara ne L’Elisir d’amore di Donizetti. Debutta il ruolo di Angelotti in Tosca di Puccini presso il Teatro Lirico di Cagliari sotto la direzione di Gianluigi Gelmetti, ottenendo successo di pubblico e critica. Canta al Teatro Goldoni di Firenze in occasione dei 90 anni di Rolando Panerai celebrati dal Maggio Musicale Fiorentino. Nel 2015 debutta il ruolo di Don Basilio ne Il Barbiere di Siviglia di Rossini sotto la direzione di Lorenzo Tazzieri in occasione della riapertura del restaurato Teatro Zandonai di Rovereto; frequenta l’Accademia Rossiniana di Pesaro sotto la guida di Alberto Zedda e viene selezionato per interpretare il ruolo di Lord Sidney ne Il Viaggio a Reims; frequenta la Rossini Opera Academy di Lunenburg diretta da Alberto Zedda.
Nel 2016 vince il Primo Premio alla 70a edizione del Concorso “Comunità Europea 2016” per giovani cantanti lirici al Teatro Sperimentale Belli di Spoleto; interpreta il ruolo del Curato ne La Campana sommersa di Respighi al Teatro Lirico di Cagliari sotto la direzione di Donato Renzetti e la regia di Pier Francesco Maestrini; vince il Premio della Giuria alla 2a edizione del “Concorso Lirico Internazionale di Portofino”; interpreta l’Agente in Orfeo vedovo di Alberto Savinio e il ruolo del basso solista nella prima esecuzione assoluta dell’opera Ehi Gio’ di Vittorio Montalti con la regia di Alessio Pizzech al Belli di Spoleto; interpreta il Conte Asdrubale ne La Pietra del paragone di Rossini al Teatro Lirico di Cagliari e Timur in Turandot di Puccini al Teatro Petruzzelli di Bari. Vince il Premio Internazionale “Opera – Città di Mondovi’” come voce emergente.
Nel 2017 è Fernando ne La Gazza ladra di Rossini al Petruzzelli di Bari con la regia di Damiano Michieletto.
Debutta al Teatro Filarmonico di Verona nel 2017 come Don Profondo ne Il Viaggio a Reims di Rossini, nel 2018 è nel cast di Salome di Strauss, mentre nella Stagione lirica 2018-2019 interpreta il Principe di Bouillon
in Adriana Lecouvreur di Cilea. Torna al Teatro Filarmonico per la rassegna Viaggio in Italia per la Missa pro defunctis e nel ruolo del Conte Robinson ne Il Matrimonio segreto di Cimarosa.
MONICA BACELLI
Mezzosoprano
Vincitrice giovanissima del Concorso Belli, Monica Bacelli debutta al Teatro Sperimentale di Spoleto come Cherubino ne Le Nozze di Figaro e Dorabella in Così fan tutte di Mozart. Da allora calca le scene dei principali teatri italiani e internazionali (dalla Scala alla Staatsoper di Vienna, dal Covent Garden all’Opera di San Francisco) e delle principali istituzioni concertistiche (dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia alla Philharmonie di Berlino, al Concertgebouw di Amsterdam) collaborando con direttori d’orchestra come Claudio Abbado, Semyon Bychkov, Riccardo Chailly, Myung-Whun Chung, Gustavo Dudamel, Daniel Harding, Nikolaus Harnoncourt, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Seiji Ozawa, Antonio Pappano, Simon Rattle e con registi come Robert Carsen, Roberto De Simone, Karl Ernst e Ursel Herrmann, Mario Martone, Luca Ronconi, Giorgio Strehler, Federico Tiezzi, Graham Vick, Herbert Wernicke, Robert Wilson.
Il suo ampio repertorio comprende i principali ruoli mozartiani e rossiniani, e si estende dall’opera barocca all’opera francese dell’Otto e Novecento.
Riconosciuta come interprete del teatro musicale contemporaneo, interpreta numerose prime esecuzioni, tra cui il monologo lirico di Marco Tutino Le Bel indifférent, il ruolo eponimo di Antigone nell’opera di Ivan Fedele al Maggio Musicale Fiorentino e Le Ver nel Re Orso di Marco Stroppa per l’Opéra Comique di Parigi.
Particolarmente importante è la sua collaborazione con il grande compositore Luciano Berio che scrive per lei i ruoli di Marina nell’opera Outis (Teatro alla Scala di Milano e Chatelet di Parigi), di Orvid in Cronaca del luogo e il brano Altra voce, presentato al Festival di Salisburgo nell’ambito del Progetto Pollini ed eseguito con il celebre pianista anche a New York, Parigi, Tokyo, Milano e Roma. Dello stesso Berio interpreta i Folksongs con la Filarmonica della Scala, con l’Ensemble Intercontemporain di Parigi, con i Berliner Philharmoniker e con la London Sinfonietta al prestigioso Festival Proms di Londra.
Ottiene il “Premio Abbiati”, riconoscimento della critica musicale italiana, come miglior cantante.
Incide per le principali etichette discografiche.
Debutta al Teatro Filarmonico nel 1999, prendendo parte al sesto concerto della Stagione Sinfonica.
Torna al Filarmonico per la rassegna Viaggio in Italia nel ruolo di Fidalma ne Il Matrimonio segreto di Cimarosa.
ROSANNA LO GRECO
Soprano
Nata a Venezia, Rosanna Lo Greco si diploma al Conservatorio Benedetto Marcello nel 2007 e poi si specializza con il soprano Mariella Devia.
Vincitrice di concorsi nazionali e internazionali, nel 2017 e nel 2018 interpreta il ruolo di Musetta ne La Bohème di Puccini al Teatro La Fenice di Venezia. Sostiene il ruolo di Violetta ne La Traviata di Verdi, Adina ne L’Elisir d’amore di Donizetti, La Gran Sacerdotessa in Aida di Verdi alla Fenice di Venezia, Donna Anna e Donna Elvira in Don Giovanni, Susanna e Barbarina ne Le Nozze di Figaro, Prima Dama e Papagena in Die Zauberflöte di Mozart per il circuito As.Li.Co. e alla Royal Opera House di Muscat. Canta la Messa da Requiem di Verdi al Teatro Sociale di Trento e ad Amburgo. Collabora con importanti direttori quali Oren, Ranzani, Frizza, Ciampa, Arrivabeni, Gamba, Desderi, Lanzillotta, Bonato e registi quali Maestrini, Dornhelm, Micheli, Medcalf, Pintor, Di Gangi, Giacomazzi, De Carolis.
Debutta al Teatro Filarmonico di Verona nel 2014, nel ruolo di Musetta ne La Bohème.
Torna per la rassegna autunnale Viaggio in Italia nel ruolo di Elisetta ne Il Matrimonio segreto di Cimarosa.
ALESSANDRO BONATO
Direttore d’orchestra
Vincitore del terzo premio assoluto alla “Nicolai Malko Competition for young conductors 2018” (unico italiano selezionato su 566 candidati e il più giovane di tutta la competizione), Alessandro Bonato nasce a Verona nel 1995 ed ha al suo attivo un’esperienza da musicista che lo pone tra i principali giovani emergenti dell’attuale panorama musicale italiano.
Inizia lo studio del violino all’età di undici anni al Conservatorio di Musica “E. F. Dall’Abaco” di Verona e studia composizione con Andrea Mannucci e viola nella classe di Igino Semprebon.
Avviato precocissimo alla direzione d’orchestra da Vittorio Bresciani, dal 2013 studia e si perfeziona sotto la guida di Pier Carlo Orizio, Donato Renzetti e Umberto Benedetti Michelangeli.
Debutta nel 2013 con l’Orchestra del Conservatorio e nel 2016 dirige Il Flauto Magico di Mozart alla Royal Opera House Muscat in Oman.
Collabora con la Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, la Royal Oman Symphony Orchestra, la Filarmonica della Scala, l’Orchestra Sinfonica Nazionale Danese, l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano e l’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI (per le Settimane Musicali di Ascona).
Tiene concerti per la 54a e la 55a edizione del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo.
Nel marzo 2019 per il Rossini Opera Festival dirige la nuova produzione de La Cambiale di Matrimonio.
Debutta al Teatro Filarmonico con la produzione in programma per la Stagione lirica 2018-2019 del doppio titolo Il Maestro di Cappella di Cimarosa e Gianni Schicchi di Puccini.
In occasione della rassegna autunnale Viaggio in Italia al Filarmonico dirige Il Matrimonio segreto di Cimarosa.
MARCO CASTOLDI (MORGAN)
Regista
Morgan, all’anagrafe Marco Castoldi, musicista, cantautore e interprete, nasce a Milano il 23 dicembre del 1972; a sei anni comincia a suonare la chitarra, ad otto il pianoforte, appassionandosi alla musica classica. Frequenta quattro anni di liceo classico e termina gli studi liceali passando al liceo scientifico sperimentale. Nel 1984, influenzato dalle correnti musicali dell’epoca come la New Wave, il New Romantic e il Synth pop, riesce finalmente a convincere i genitori ad acquistargli il suo primo sintetizzatore. Comincia così il suo percorso musicale: nel 1986, sotto lo pseudonimo di Markooper, compone e arrangia canzoni che racchiude in due piccoli lavori dai titoli: Prototype e Dandy bird & Mr contraddiction. Nello stesso anno inizia il suo sodalizio artistico con Andrea Fumagalli, con il quale fonda i Golden Age. Nel 1989 esce il loro primo lavoro: Chains, seguito dal discreto successo del primo videoclip realizzato per il singolo Secret Love. Nel 1991, insieme a Sergio Carnevale e Marco Pancaldi, poi sostituito da Livio Magnini, i due inseparabili compagni d’avventura Morgan ed Andy fondano i Bluvertigo. Nel 1994 Morgan (basso e voce), Andy (tastiere), Pancaldi (chitarre) e Sergio (batteria) pubblicano il loro primo singolo Iodio. Partecipano a Sanremo Giovani, ottenendo consensi dalla critica e piazzandosi al terzo posto fra i gruppi musicali. Nel 1995 il gruppo pubblica il primo album Acidi e basi, seguito da Metallo non metallo (1997), che porterà la band alla vittoria all’MTV Europe Music Awards come miglior gruppo italiano, e alla vendita di 400.000 dischi. Nel frattempo Morgan produce gli album Playback dei Soerba e L’eroe romantico de La sintesi. Nel 1999 i Bluvertigo pubblicano l’album Zero, che chiude la cosiddetta trilogia chimica. I tredici brani che compongono Zero verranno pubblicati dalla Bompiani in una raccolta poetica dello stesso Morgan con il titolo Dissoluzione. Al libro è allegato un CD contenente Canone inverso, esperimento dei Bluvertigo e dei poeti Alda Merini, Manlio Sgalambro, Enrico Ghezzi e Murray Lachlan Young. Nel 2001 i Bluvertigo pubblicano Pop Tools, una raccolta dei maggiori successi della band, contenente due brani inediti, tra cui L’assenzio, brano con il quale la band, nello stesso anno, partecipa al Festival di Sanremo, classificandosi all’ultimo posto. Nel 2003 Morgan esordisce come solista con l’album Canzoni dell’appartamento, che vince la targa Tenco come Migliore Opera Prima dell’anno. L’anno successivo Morgan compone la colonna sonora di due film: Ingannevole è il cuore più di ogni cosa, diretto dalla compagna Asia Argento, e Il siero della vanità di Alex Infascelli. In quest’ ultimo film e in Perduto amor, per la regia di Franco Battiato, comparirà anche come attore. Nel settembre 2003 vince a Crotone il Cilindro d’Argento, nell’ambito del Festival “Una casa per Rino”, dedicato a Rino Gaetano. Nel 2005 pubblica il remake dell’album Non al denaro, non all’amore né al cielo, inciso nel 1971 da Fabrizio De André ed ispirato all’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. Con quest’album Morgan conquista il suo secondo Premio Tenco, stavolta come miglior interprete. Sempre nel 2005 collabora con Edoardo Bennato al disco La fantastica storia del Pifferaio Magico cimentandosi nel brano Lo show finisce qua. Cura le parti musicali del suo nuovo programma su Rai 2 dal titolo Il Tornasole. L’anno successivo compone la colonna sonora del film Il Quarto Sesso di Marco Costa. Nel 2006 interpreta Milan nel film Transylvania di Tony Gatlif. Nel 2007 esce il singolo Tra 5 minuti, che anticipa l’album di inediti Da A ad A. Nel 2008 i Bluvertigo annunciano la loro reunion con un nuovo tour e con la pubblicazione dell’album live MTV Storytellers. Nello stesso anno Morgan pubblica l’album È successo a Morgan, una raccolta contenente brani tratti dai suoi album da solista, quattro cover di Fabrizio De André e tre inediti: le cover di Il nostro concerto di Umberto Bindi, L’oceano di silenzio di Franco Battiato e 23 roses, canzone in inglese inserita come bonus-track nella versione digitale di Da A ad A. Nello stesso anno, insieme a Mauro Garofalo scrive il libro In pArte Morgan. A partire dal 2008 partecipa a tre edizioni del programma televisivo X Factor. Nel 2009 pubblica il canzoniere Italian Songbook vol.1, in cui reinterpreta brani di Piero Ciampi, Sergio Endrigo, Domenico Modugno, Umberto Bindi ed altri. Del 2010 è Morganicomio, contenente il brano inedito La sera. Sempre nel 2010 Morgan conduce il programma dedicato alla musica Invece no su Deejay Tv. È ospite nel disco Edoardo Bennato – Mtv Classic Storytellers nella canzone Perchè. Nel 2011 Morgan presta la sua voce come narratore del docu-film di Tom Di Cillo When you’re Strange ispirato a Jim Morrison. A ottobre 2011 sarà di nuovo giudice di X Factor su Sky, con Simona Ventura, Elio ed Arisa. Durante la finale si esibisce con Asia Argento in Indifference, brano con testo di Asia e musica di Morgan, ispirato a Gli Indifferenti di Moravia. Successivamente Morgan pubblica l’album Italian Songbook vol.2 uscito il 24 gennaio 2012, in cui reinterpreta, sull’onda del progetto iniziato nel 2009, cantautori come Domenico Modugno, Piero Ciampi, Pino Donaggio, I Gufi, Roberto De Simone, Charles Aznavour, Rodolfo De Angelis, Sergio Endrigo, Luigi Tenco e Giorgio Gaber. Il primo singolo estratto dall’album è Marianne (di Sergio Endrigo). L’album contiene inoltre due inediti di Morgan: la strumentale Desolazione e Una nuova canzone. A ottobre 2012 sarà nuovamente giudice di X Factor su Sky nella sesta edizione, arrivando in finale con due cantanti: la vincitrice Chiara Galliazzo e ICS, dei quali produce rispettivamente i singoli Over the rainbow e Autostima di prima mattina.
Morgan esordisce come regista teatrale con l’opera lirica Il Matrimonio Segreto, opera in due atti con libretto di Giovanni Bertati e musica di Domenico Cimarosa, prodotta dalla Fondazione del Teatro Coccia di Novara. La prima dell’opera, durante la quale Morgan è anche apparso in un piccolo cameo, si è tenuta presso il Teatro Coccia il 5 Ottobre 2012.
Nel 2013 collabora con Asia Argento per il suo disco Total Entropy uscito il 29 Maggio in Francia e successivamente in Italia, contenente quattro inediti con Morgan: CheeseAndEggs, Sexodrome, Indifference e Liebestod. Nell’autunno del 2013 torna ancora come giudice ad X Factor, vincendo per la quinta volta, stavolta con il cantante Michele Bravi, ed entrando nel Guinness dei primati come giudice che ha vinto più edizioni del programma a livello mondiale. Durante la semifinale del programma, Morgan presenta il suo nuovo inedito Spirito e Virtù, attualmente in vendita negli store digitali. Nel dicembre 2014 pubblica il suo libro autobiografico Io, l’amore, la musica, gli stronzi e Dio. Torna al Festival di Sanremo 2016 con i Bluvertigo con il brano Semplicemente. La band viene eliminata prima della finale. Dal 2 aprile 2016 Morgan veste il ruolo di giudice al serale della quindicesima edizione di Amici, il Talent show di Maria De Filippi. Torna ad Amici l’anno seguente, dove questa volta è protagonista di una polemica che ha grande eco mediatico. Morgan per sole quattro puntate veste il ruolo di direttore artistico al serale di Amici: al termine di ripetuti dissapori con la produzione e con gli stessi ragazzi della squadra bianca, Maria De Filippi annuncia tramite comunicato stampa la sua esclusione dal programma. Dal 2 aprile 2016 Morgan veste il ruolo di giudice al serale della quindicesima edizione di Amici, il Talent show di Maria De Filippi. Torna ad Amici l’anno seguente, per ricoprire il ruolo di direttore artistico che però decide di abbandonare dopo quattro puntate. Nel 2017 insieme alla pianista Gile Bae si esibiscono un un progetto chiamato Gile-Bae-Plays-Bach-Plays-Morgan eseguendo dei concerti per due pianoforti in cui si confrontano sul repertorio del genio di Bach. Nel 2018 ospite fisso su RTL 102.5 nel programma radiovisivo Okkio a Morgan. Gli viene inoltre affidata la conduzione della 42ma edizione del Premio Tenco, duettando anche con alcuni degli artisti che vi hanno partecipato. Nel 2019 partecipa alla serata dei duetti della 69° edizione del Festival di Sanremo con il brano Rolls Royce di Achille Lauro. Conduce in prima serata su Raidue il Morgan racconta i Queen: speciale Freddie Mercury. Da aprile riveste il ruolo di coach nel talent musicale The Voice of Italy in onda su Raidue.
In occasione della rassegna autunnale Viaggio in Italia che si terrà al Filarmonico, debutta a Verona curando la regia de Il Matrimonio segreto di Cimarosa.
PATRIZIA BOCCONI
Scenografa
Patrizia Bocconi si diploma in scenografia al Politecnico Byron di Genova nel 1987 e inizia da subito a collaborare come primo assistente dello scenografo e artista Emanuele Luzzati, lavorando per numerosi teatri quali Teatro della Tosse, Teatro dell’Archivolto, Teatro Carlo Felice e per rassegne quali il Festival di Montepulciano, Festival di Spoleto, Festival della Valle d’Itria.Dagli anni novanta in poi collabora con network televisivi italiani e internazionali quali RAI, Mediaset, La7, All Music, MTV, Telemontecarlo, Disney Channel, 24 Ore TV, Discovery, RTSI, Fox, curando l’immagine di varie trasmissioni, dai talk-show all’informazione. Progetta le scene di trasmissioni televisive importanti quali Laura e Paola e Panariello sotto l’albero per RAI UNO, Confessioni di un comico di e con Paolo Rossi, E poi c’è Cattelan per SKY UNO. Nel 2014 cura la scenografia dell’opera lirica Il Matrimonio segreto, regia di Marco Castoldi in arte Morgan per il Teatro Coccia di Novara. A seguire, collabora in modo stabile con il regista Giampiero Solari su numerosi progetti quali Shakespeare in Love per il Teatro Brancaccio, Storie di Claudia con Claudia Gerini, L’ora del Rosario con Rosario Fiorello, Penso che un sogno così… con Beppe Fiorello, Cinecittà con Cristian De Sica e In mezzo a voi con Giorgio Panariello. Collabora con le maggiori case di produzione per grandi eventi nazionali e internazionali e dal 2014 è docente di scenografia televisiva presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti.
Debutta al Teatro Filarmonico di Verona nella rassegna Viaggio in Italia, curando le scene de Il Matrimonio segreto.
PAOLO MAZZON
Lighting Designer
Nato a Venezia, Paolo Mazzon studia arti visive nella sua città, quindi frequenta dal 1978 la Scuola di Teatro Avogaria sotto la guida del maestro Giovanni Poli per poi diventare membro della compagnia stabile, con cui prende parte a numerosi tour europei.
Nel 1980 inizia a collaborare con il Gran Teatro La Fenice di Venezia, dove viene coinvolto in tutte le produzioni del gruppo di teatro-danza creato dalla coreografa americana Carolyn Carlson. Partecipa quindi ai tour dell’artista toccando New York (Brooklyn Academy of Music), Houston (Johns Hall Theatre), Stoccolma, Parigi (Theatre du Chatelet).
Tra il 1989 e il 1994 lavora in Svizzera per il Festival Opera Ascona, a Spalato per il Teatro Nazionale Croato dove disegna le luci de I Racconti di Hoffmann di Offenbach e quindi a Praga dove è Lighting designer nella chiesa di San Nicola per il Festival musicale d’autunno.
Dal 1997 ricopre questo ruolo in vari teatri italiani e internazionali, quali il Dante Alighieri di Ravenna, il Massimo Bellini di Catania, il Comunale di Modena, il Rendano di Cosenza, fino alla Biennale di Venezia alla Stadthalle di Vienna.
Di recente collabora con il regista, scenografo e costumista Hugo de Ana in varie produzioni, tra cui Nabucco di Verdi all’Arena di Nîmes (2002), La Sonnambula di Bellini (2006) e Tosca di Puccini (2007) al Teatro Verdi di Padova, La Sonnambula al Teatro Lirico di Cagliari (2008), Rusalka di Dvořák nel 2016 a Pechino per il Beijing National Centre for Performing Arts.
Insegna inoltre lighting design presso l’Accademia di Belle Arti di Verona e per i corsi di Verona Accademia per l’Opera italiana.
Nel 1994 viene nominato Lighting designer alla Fondazione Arena di Verona, dove segue tutte le produzioni di opera e balletto sia del Festival areniano che delle stagioni liriche e di balletto al Teatro Filarmonico. Segue la Fondazione in tour a Francoforte, Berlino, Monaco, Vienna, Pechino, Cipro, Tokyo e in Oman.
Per il Festival Lirico 2018 cura il lighting design di Carmen di Bizet, Turandot di Puccini, Nabucco di Verdi, nonché dell’evento Verdi Opera Night.
Per il Festival areniano 2019 cura le luci de La Traviata, Aida, Il Trovatore di Verdi, Carmen, Plácido Domingo 50 Arena Anniversary Night.
Al Teatro Filarmonico, per la Stagione Lirica 2018-2019, cura il lighting design de La Bohème di Puccini, Don Giovanni di Mozart, Don Pasquale di Donizetti, Adriana Lecouvreur di Cilea, Il Maestro di Cappella di Cimarosa, Gianni Schicchi di Puccini.
In occasione della rassegna autunnale Viaggio in Italia, che si tiene tra ottobre e dicembre 2019, cura le luci de Il Matrimonio segreto di Cimarosa, L’Elisir d’amore di Donizetti e Madama Butterfly di Puccini.
VERONICA GRANATIERO
Soprano
Veronica Granatiero nasce nel 1988 in una famiglia di musicisti da cui viene indirizzata allo studio del canto; nei primi anni della sua formazione affianca allo studio del canto classico, quello del jazz e del pop aprendo così il repertorio e le esperienze in diversi ambiti lavorativi: per sei anni è corista in teletrasmissioni Rai in Italia, e si esibisce in tournée in tutto il mondo con cantanti e attori italiani di fama internazionale.
Consegue nel 2014 il Diploma con Lode in Canto Lirico presso il “Conservatorio Umberto Giordano” di Foggia e nel 2015 il Master di Alta Formazione dell’Università di Bologna in “Vocologia Artistica” con Franco Fussi e Silvia Magnani; al termine di queste esperienze formative e grazie alla guida del soprano Francesca Patanè, decide di dedicare tutta la sua carriera esclusivamente all’opera lirica e mondo classico cameristico.
Vincitrice e finalista di molti concorsi nazionali e internazionali, debutta nel 2016 come Liù in Turandot di Puccini a Braunfels al Festival Europa Opera Classica diretta da Sibylle Wagner, ruolo che reinterpreta con successo presso il Teatro Nazionale dell’Opera e Balletto “Oleg Danovski” di Constanta. È Elena ne Il Cappello di Paglia di Firenze di Rota all’interno del progetto LTL Opera Studio al Teatro Verdi di Pisa, al Giglio di Lucca e al Goldoni di Livorno sotto la direzione di Francesco Pasqualetti. Interpreta per la prima volta Oscar in Un Ballo in maschera di Verdi nel 2017 presso il Teatro Nazionale dell’Opera e Balletto Oleg Danovski di Constanta diretta da Koichi Inoue. Debutta il ruolo di Musetta ne La Bohème di Puccini al festival Le Cartoline Pucciniane di Lucca, organizzato dal Teatro del Giglio e nel 2017 al Teatro Stabile di Potenza diretta da Benedetto Montebello. È la Contessa di Almaviva ne Le Nozze di Figaro di Mozart all’Opéra Nice Côte d’Azur e ad Anthea Antipolis Theatre a Nizza ed Antibes, sotto la direzione di György Györiványi Ráth e la regia di Daniel Benoin.
Nel 2018 è ancora Oscar in Un Ballo in Maschera al Teatro delle Muse di Ancona diretta da Guillaume Tourniaire, regia di Pete Brooks; debutta il ruolo di Gilda in Rigoletto di Verdi in forma di concerto al Moscow International Performing Art Center; torna nei Teatri dell’Opera di Nizza ed Antibes per debuttare il ruolo di Eileen Sherwood del musical A Beautiful Town di Bernstein e il ruolo di Zerlina in Don Giovanni di Mozart. Nel 2019 debutta Amina ne La Sonnambula di Bellini al Teatro delle Muse di Ancona con la direzione di Alessandro D’Agostini e la regia di Christian Taraborrelli.
Debutta al Teatro Filarmonico di Verona nella rassegna Viaggio in Italia nel ruolo di Carolina ne Il Matrimonio segreto di Cimarosa.